La prevenzione del Melanoma

Il sole piace praticamente a tutti e dopo un lungo e grigio inverno, si corre ad esporsi ai suoi raggi, spesso senza pensare ai rischi che si corrono. Uno di questi è il melanoma, di cui abbia già parlato, spesso sottovalutato è in verità un tumore molto pericoloso.

Prevedere il “VERO” rischio di avere un MELANOMA (il tumore maligno dei nei) non è facile: in effetti non ci si deve basare solo su semplicistiche valutazioni del colore della pelle o sul numero dei tumori in famiglia ma sono necessari più parametri e farne un’attenta analisi che solo un dermatologo può effettuare.

A grandi linee comunque si può essere più a rischio di melanoma se il soggetto ha almeno 5 dei criteri sottoelencati:
1) PELLE CHIARA, CAPELLI CHIARI e soprattutto OCCHI BLU

2) USO DI LETTINI ABBRONZANTI: il loro utilizzo in giovane eta’ puà aumentare del 75% il rischio di melanoma

3) SCOTTATURE gravi al sole (quelle con le bolle, per intenderci) possono raddoppiare le possibilita’ di sviluppare il melanoma. La relazione tra radiazioni UV e melanoma è chiara, tuttavia, l’abbronzatura è più popolare che ma, pensiamo che ci renda più belli, ma i rischi sono molto elevati

4) PROLUNGATE ESPOSIZIONI AI RAGGI ULTRAVIOLETTI sia naturali che artificiali.

5) STORIA FAMILIARE DI MELANOMA: se uno o più dei membri della famiglia di discendenza diretta ha avuto melanoma

6) ELEVATO NUMERO DI NEI: più di 50 “veri” nei (non angiomi, cheratosi, fibromi ecc.) aumentano il rischio

7) PREGRESSO MELANOMA

8) ABBASSAMENTO DELLE DIFESE IMMUNITARIE

9) PRECEDENTI ALTRI CANCRI CUTANEI-NON MELANOMA tipo epitelioma basocellulare e spinocelmlulare

10) ETA’, il melanoma è più frequente nei maschi sopra i 50 anni, anche se nei giovani risulta essere il piu’ comune tipo di tumore.

Si stima oggi che vi sia in Europa un caso di melanoma ogni circa 10.000 abitanti e in questo caso è di primaria importanza il riconoscimento precoce del tumore e la sua asportazione; infatti ogni ritardo aggrava la prognosi del paziente.

Il dermatologo deve visitare almeno una volta all’anno la cute dei pazienti a scopo preventivo, per evidenziare nei a rischio o già sospetti differenziandoli da tutta una serie di nevi benigni e da una miriade di altre lesioni cutanee gia’ presenti: cheratosi seborroiche o attiniche, angiomi, tumori benigni e maligni delle altre strutture della pelle. In questo oggi siamo aiutati dall’utilizzo del dermoscopio, una apparecchiatura ottica sofisticata grazie alla quale riusciamo ad effettuare una sorta di “ecografia” della lesione cutanea riuscendo ad analizzarne la struttura intrinseca e quindi a fare una diagnosi differenziale ed a cogliere i primi segnali di degenerazione per provvedere ad una precoce asportazione.

Il Centro Studi Dermatologici -Tricologici & Dermatologia Correttiva Laser-Chirurgia del dottor Carlo Guidarelli segue una filosofia di vita e professionale che mette al centro il paziente e le sue necessità, nel rispetto dell’integrità fisica e psichica dell’individuo, attenendosi sempre al massimo rigore medico scientifico. Senza false promesse e senza utilizzare terapie fantasiose e inutilmente invasive, secondo un precetto irrinunciabile: “Primum non nocere”.

Il dottor Carlo Guidarelli è un Medico Chirurgo:

•specialista in Dermatologia e Venereologia

•specialista in malattie trasmissibili sessualmente

•specialista in Idrologia, Climatologia e Talassoterapia

Attualmente è dermatologo presso le case di cura S.Pio x e S.Camillo di Milano.

Il Dott. Carlo Guidarelli è in grado di diagnosticare e di sviluppare terapie adeguate per contrastare il tumore alla pelle, ma consiglia di controllare i propri nei seguendo la regola ABCDE, ovvero:

  • Asimmetria, in caso di forma asimmetrica
  • Bordi irregolari, se presentano dei bordi frastagliati
  • Colore non omogeneo, come macchie o chiazze di tonalità differenti
  • Dimensioni superiori a 5 mm
  • Evoluzione nel tempo, se i nei sono cresciuti o emersi in pochi mesi o settimane

Nel suo Centro Studi si utilizza la Dermatoscopia attraverso l’impiego di un’apparecchiatura ad alta definizione digitale computerizzata, con cui riusciamo a fotografare e a “mappare” le lesioni cutanee più a rischio e a tenerle sotto controllo nel caso in cui dovessero evolvere in senso degenerativo.

Maggiori informazioni sul sito.

Di camilla