Un forte mal di testa, in presenza di pressione sanguigna alta, può essere un segnale di ictus.

Siete a rischio di sviluppo di ictus? Facciamo una prova!

Se la pressione arteriosa al di sopra di 140/80, significa che è alta, mentre se i valori sono inferiori a 110-120 / 70-80, essa è nella norma.

Da cosa è causato un ictus?

Molte persone non percepiscono la pressione alta. Tuttavia, la peggiore della sua complicazione è l’ictus. Per questo motivo è importante conoscere il proprio livello di pressione e misurarla regolarmente.

Oltre all’alta pressione, un altro pericolo è dato dalla presenza nelle arterie carotidi e nei vasi sanguigni del cervello di placche aterosclerotiche. Al lacerarsi di tali placche, si forma un coagulo di sangue, parte del quale potrebbe raggiungere il cervello causando un ictus ischemico.

La situazione in cui un coagulo di sangue interrompe il flusso di sangue al cervello, è chiamato ictus ischemico, mentre un ictus avvenuto in seguito alla rottura di un vaso sanguigno è definito ictus emorragico o apoplessia.

Quali sono i segnali di un ictus?

I principali segnali di un ictus sono:

– mal di testa

– sucessiva perdita di coscienza

– debolezza in un braccio o una gamba

– intorpidimento del viso o corpo

– disturbi del linguaggio

– graduale peggioramento dei sintomi precedenti

Come comportarsi in caso di ictus?

Di solito, in presenza di tali sintomi, le persone pensano ad una casualità. In realtà, è necessario consultare immediatamente un medico. Dalla comparsa dei sintomi al primo trattamento non dovrebbero passare più di 3 ore. Tre ore, sono il tempo massimo entro il quale è possibile gestire la situazione ed aiutare la persona, senza che essa riporti conseguenze gravi. Dopo 3 ore, le cellule nervose muoiono irreversibilmente.

Al momento del ricovero in ospedale, se nei vasi del cervello si riscontra un coagulo di sangue, la prima cosa da fare è tentare di scioglierlo con dei medicinali. Quasi subito dopo la dissoluzione del trombo, la persona ricomincia a parlare e la debolezza si riduce.

In caso di sanguinamento, il volume del sangue fuoriuscito dai vasi sanguigni, causa una pressione sul cervello provocando gonfiore. Come risultato, la funzionalità delle cellule è disturbata e, di conseguenza, s’interrompe anche la funzione motoria degli arti, che porta ad una paralisi unilaterale od alla perdita di coscienza. In questa situazione, all’altezza dell’ematoma è praticato un piccolo foro nel cranio, attraverso il quale il sangue viene aspirato.

Normalmente i vasi sanguigni del cervello sono pieni di sangue. In presenza di una forte riduzione della pressione sanguigna, il sangue inizia a defluire dalla testa, causando un’ischemia cerebrale, un’improvvisa mancanza del flusso sanguigno, che di per sé può causare un ictus. Pertanto, non è consigliabile ridurre rapidamente la pressione da soli, si può fare solo sotto osservazione medica in ospedale.

Pressione alta e rischio ictus

In linea di principio, se la misurazione della pressione rivela un valore elevato, è necessario sdraiarsi e riposare. Se entro un’ora la pressione non è diminuita e continua a crescere, è necessario assumere un farmaco per la pressione. Tipicamente, dopo un’ora e mezza la pressione comincia a diminuire. Nel caso, la pressione continui ad aumentare, è necessario consultare un medico, preferibilmente, in ospedale.

Se con l’alta pressione si prova anche un mal di testa acuto, perdita della vista, o eventuali anomalie alla funzione degli arti, è necessario rivolgersi urgente in ospedale, in quanto può essere un ictus o una crisi ipertensiva, che può anche portare a un ictus.

Di camilla